19/10/2013
Il peso corporeo è di fondamentale importanza nella riproduzione femminile dal menarca alla menopausa perché è l’espressione delle potenziali risorse metaboliche destinate alla fertilità e dunque alla gravidanza e all’allattamento.
In realtà, più che il peso, sono la quota di massa grassa e la sua distribuzione nella silhouette femminile a fare la differenza, sia sul versante della ciclicità mestruale e dell’attività ovulatoria, che sull’acquisizione di eventuali rischi sul versante cardio-metabolico nell’arco della vita, ma soprattutto in corso di terapie per la fertilità, in gravidanza e dopo la menopausa. Per di più negli ultimi anni, si è posta una notevole attenzione alle influenze del peso e del metabolismo materno sul peso feto/neonatale, non soltanto nell’ottica
delle complicanze della gravidanza stessa per la madre o per il nascituro, ma anche per la crescita e l’acquisizione di fattori di rischio nella vita adulta. Da ultimo, anche un invecchiamento “di successo” dopo la menopausa dipende fortemente dalle abitudini alimentari/stile di vita e dal rapporto massa magra-massa grassa in relazione al fattore età.
L’equilibrio nutrizionale è, dunque, una necessità cardinale in un’ottica preventiva ed i progressi in tema di nutriceutica “al femminile” sono la testimonianza di un crescente interesse della comunità scientifica per una miglior salvaguardia della salute della donna.
Questa giornata di aggiornamento vuole fare il punto sui principali aspetti della riproduzione femminile tra controllo del peso e sindrome metabolica in una visione multidisciplinare che abbia “al centro” la donna e “di contorno” tutte le principali figure coinvolte (Ginecologo, Endocrinologo, Medico di medicina generale, Ostetrica, Nutrizionista, Dietologo, Dietista, ecc.) nella prevenzione e nella cura sul versante nutrizionale e riproduttivo.
Prof.ssa Rossella E. Nappi
Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita, Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, Clinica Ostetrica e Ginecologica Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo, Dipartimento di Scienze Cliniche, Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche Università degli Studi di Pavia
Prof. Arsenio Spinillo
Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica IRCCS Fondazione Policlinico S. Matteo, Dipartimento di Scienze Cliniche, Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche Università degli Studi di Pavia
Dr.ssa Manuela Piccinino
Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’IRCCS Fondazione, Policlinico San Matteo
Dr.ssa Monica Prina
Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’IRCCS Fondazione, Policlinico San Matteo
Dr.ssa Valentina Santamaria
Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’IRCCS Fondazione, Policlinico San Matteo
Sabato 19 Ottobre 2013 dalle ore 08.30 alle ore 17.00
Aula Magna – Università di Pavia, Corso Strada Nuova, 65 – 27100 PAVIA
Nadirex International Srl
Via Riviera 39 · 27100
Pavia Tel. +39.0382.525714/35
Fax +39.0382.525736
Referente: Dr.ssa Gloria Molla
gloria.molla@nadirex.com
www.nadirex.com
Il Congresso è a numero chiuso e prevede un massimo di 250 Partecipanti.
Per iscriversi compilare ed inviare la scheda allegata entro il 10 ottobre 2013.
La Segreteria si riserva di riconfermare l’avvenuta iscrizione.
L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria e include:
– Partecipazione ai lavori scientifici
– Kit congressuale
– Attestato di frequenza
– Crediti ECM
– Pausa Caffè e Colazione di lavoro
ATTESTATO ECM
Per ottenere i crediti ECM è necessario:
– Partecipare al 100% delle sessioni indicate nel programma
– Compilare la scheda anagrafica
– Compilare la scheda valutazione dell’evento
– Compilare il questionario di apprendimento e consegnarli alla Segreteria
Organizzativa al termine del Congresso.
Il certificato ECM verrà inviato per posta all’indirizzo riportato sulla scheda
anagrafica.
CREDITI FORMATIVI ECM PER RELATORI
Il docente può acquisire crediti formativi in proporzione al tempo dedicato
alla lezione/relazione. Per ogni mezz’ora di lezione ha diritto ad un credito
formativo. Il docente/relatore acquisisce i crediti che si sono sommati nell’arco
della giornata formativa anche se il tempo dedicato alla formazione
è frazionato (più interventi di minimo 30 minuti l’uno).